Ormai siamo
quasi al giorno della festa e noi siciliani, fortemente religiosi, che amiamo
le tradizioni e il culto, ci apprestiamo a festeggiare il periodo pasquale
anche a tavola, indaffarati a preparare pupi cu l'ovu (pupo con l'uovo), cassate, cannoli, cassatelle e le simpatiche e buone pecorelle di pasta di mandorle, uno dei dolci tipici della
cultura siciliana.
In Sicilia, se c'è una festa, si fa il
possibile per onorarla in ogni suo particolare, soprattutto gastronomico: la
cucina e, soprattutto, la convivialità, contribuiscono sempre ad aumentare il
tono della festa.
Le ricette create per celebrare l'importante
evento religioso che precede la Pasqua rispecchiano così i classici canoni
della gastronomia isolana, a partire dalle regole del buon gusto, della
fantasia popolare e del rispetto della tradizione. Nella tradizione latina la
parola pascha si incrociava con pascua "i pascoli", a significare
appunto il ritorno dell'erba, cibo degli agnelli, e, in genere, degli armenti.
L'agnello, si sa, è simbolo di pace, mitezza, bontà e gastronomia. Le pecorelle
di pasta di mandorle sono tra i dolci tradizionali siciliani che sovrastano le
tavole nel periodo pasquale. Si tratta di un impasto a base di pasta di
mandorle che viene poi messo in degli stampi a forma di pecora, poi decorato e
dipinto a mano. I tipici agnellini di pasta di mandorle, agghindati e perfino
truccati, seduti su un prato, circondati da confettini colorati e ovetti di
cioccolata, ornati con un fiocco rosso e sul dorso lo stendardo rosso col
monogramma di Cristo, simile a quello che nell'iconografia sacra è in mano a
San Giovanni, in questo periodo invadono ogni pasticceria siciliana per la
gioia dei più golosi. E’ un dolce che fa davvero tenerezza e spesso sembra
davvero un peccato mangiarlo. Ma peccato sarebbe non mangiarlo, tanto è buono.
La pecorella di pasta di mandorle appartiene
alla mia infanzia, anzi all'immaginario che trasforma il sacrificio in una
prelibatezza. Arrivava un momento a tavola in cui si faceva a gara tra noi
bambini per accaparrarsi un pezzo di corpo, un orecchio o la testa della
pecorella! Una prelibatezza che annualmente molti come me, pur non trovandosi
più in terra natia, continuano a preparare in casa, circondati dagli affetti
familiari e, come ogni dolce tradizionale che si rispetti, con la propria
ricetta. Io vi riporto quella della mia famiglia. Nessun effetto speciale se
non un ingrediente base, che spero possa accomunare tanti: l'amore. Buona
cucina!
Ingredienti per otto pecorelle da circa 200
gr ciascuna:
1 kg farina mandorle
1 kg zucchero a velo
150g glucosio
110g acqua
3 fiale aroma mandorle
1 bustina di vanillina
Guarnizioni:
colorante naturale per
alimenti
cestini, stendardi, fiocchi,
ovetti, pulcini, ecc……
Procedimento:
Mescolate in una ciotola la farina
di mandorle e lo zucchero a velo. Aggiungete la vanillina e amalgamate. Sciogliete in acqua tiepida il glucosio e l’aroma di mandorle, quindi unitelo al
composto di farina e zucchero. Lavoratelo prima con un cucchiaio, poi con le
mani, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Utilizzate le forme in
gesso per modellare la pecorella. Decorate e confezionate. Buona cucina!
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